Le novità del motore di ricerca Bing

In Italia non sono in molti ad usarlo, ma il motore di ricerca della Microsoft Bing (http://www.bing.com), negli Stati Uniti è riuscito a ritagliarsi una sua buona fetta di mercato, convincendo un utente su 10 a sceglierlo per le sue ricerche. Per continuare a guadagnare terreno su Google, Bing ha introdotto una serie di novità, sia nel motore di ricerca che nelle mappe.
La ricerca. L’approccio di Bing alla ricerca è un ibrido tra il modello portale di Yahoo! e quello "puro" di Google. Secondo Microsoft alcune informazioni è meglio che l’utente le possa trovare già su Bing, senza cliccare su siti che portano all’esterno. Alla luce di queste considerazioni, sono state appena introdotte le Entity Cards e le Task Pages: speciali risultati che appaiono in testa al sito quando si cercano personaggi dello spettacolo, negozi importanti, aziende o città, vengono visualizzate delle piccole schede con foto, sito ufficiale ed altre opzioni variabili (il meteo di una città, l’andamento delle azioni, il giorno di un concerto).
I dati dei social network. Per accrescere la precisione dei risultati, Microsoft ha stretto degli accordi con Twitter e Facebook. Se la persona che stiamo cercando è iscritta a Facebook ad esempio, sarà possibile aggiungerla ai propri amici attraverso un comando visualizzato già su Bing, risparmiando così del tempo prezioso. Nel caso dei personaggi più noti, inoltre, il profilo su Twitter viene indicato all’interno delle Entity Card che compaiono in cima ai risultati.
Le mappe. Tra le innovazioni più evidenti, Microsoft ha rilasciato una nuova versione del suo servizio di Mappe. raggiungibile a questo indirizzo. Il sito è adesso realizzato con SilverLight (quindi potrebbe essere necessario scaricare il plug-in nel vostro browser), un programma della stessa Microsoft con proprietà simili ad Adobe Flash Player. Le mappe di Bing possono essere visualizzate in diversi modi: la classica cartina, la foto satellitare, il "Bird View", ovvero delle foto satellitari laterali che creano l’illusione della tridimensionalità. A queste opzioni se ne è aggiunta adesso una nuova, lo Streetside, per vedere al livello delle strade in modo simile a quanto già si può fare con Google Street View e Pagine gialle Visual. Al momento attuale le città inserite nello Streetside sono solo 100 e tutte americane.
Un’altra novità sulle mappe di Bing sono le immagini in 3D prese da Photosynth. Si tratta di una serie di foto tratte da fonti diverse che, montate tra loro, permettono di ruotare a 360 gradi la visione di un palazzo o di un monumento. Gli elementi in Photosynt non sono molti in Italia, ma è già possibile gustarsi luoghi come il Duomo di Milano o il Colosseo di Roma. Non sembra invece funzionare in Italia la ricerca di negozi e ristoranti.
Guarda chi "twitta". Le mappe di Bing permettono di vedere chi sta aggiornando Twitter e da dove. Cliccando su Map Apps e poi su Twitter Maps, vengono visualizzate tante piccole T blu sul planisfero e, concentrandosi su una via o una città, è possibile seguire una vera e propria cronistoria dei tweet di quel posto specifico.
Come usare Bing. Per utilizzare il "vero" Bing bisogna recarsi su Bing.com e, in alto a destra, cliccare su Italia e cambiare il paese in Stati Uniti. Il motore di Microsoft presenta infatti le sue vere innovazioni solo nella versione originale, mentre quelle localizzate nelle altre lingue sono poco più che un aggiornamento del vecchio Live.com.

via – Ecco le novità di Bing

Facebook, dieci regole d’oro per gli utenti

Se fate parte della moltitudine di persone iscritte a Facebook – circa 300 milioni – annotatevi le informazioni contenute in questo articolo.

Il sito Sherweb.com ha stilato la classifica dei comportamenti da evitare utilizzando il social network più popolare del mondo. Se dunque credete che Facebook sia un terreno libero, estraneo alla netiquette, vi sbagliate di grosso: le regole da rispettare ci sono eccome e chi conosce a fondo il mondo virtuale lo sa. Lo sanno forse un po’ meno quelle persone che ogni giorno si collegano postando video volgari e taggando gli amici in foto impietose.
Tutto questo non solo non è di buon gusto ma semplicemente non si fa, e l’unico modo per capirlo, spiega il sito specializzato in nuove tecnologie, è concepire il web come una realtà concreta fatta di relazioni sociali. Vediamo dunque quali sono le regole d’oro da rispettare per diventare un utente modello di Facebook.
Al primo posto c’è quella di non aggiornare il proprio status con messaggi criptici, dedicati a una persona in particolare e incomprensibili al resto degli amici. Una scritta del tipo: "Conserva i tuoi sogni mentre sei in viaggio, porta con te la mia dolcezza di ieri sera…" non solo è melensa e imbarazzante ma produce l’unico effetto di far sentire esclusi i centinaia e centinaia di contatti che nei mesi avete orgogliosamente collezionato. La tesi di Sherweb è: se proprio volete dire qualcosa a una persona, perché non lo fate con un messaggio privato?
E a proposito di messaggi privati, ecco la regola numero due: basta con l’invio di email a dieci, venti, trenta persone contemporaneamente. Primo perché è frustrante illudersi di aver ricevuto un nuovo messaggio per poi scoprire che è stato indirizzato anche a un’altra ottantina di persone, e poi perché tutti quelli che risponderanno intaseranno la vostra posta con email di cui a voi non importa assolutamente nulla.

Regola numero tre: evitare il "diffondi per favore". E’ molto triste che centinaia di piccole foche vengano uccise ogni giorno ma questo non significa che la bacheca dei vostri amici debba diventare la grancassa del vostro attivismo ecologista. Al quarto posto Sherweb colloca poi una questione spinosa: foto di mamme col pancione sì, o foto di mamme col pancione no? A quanto pare no, non sarebbe conveniente pubblicare immagini di donne incinta o che allattano, anche se dalle proteste dei mesi scorsi risulta che le mamme del web la pensino diversamente.
Quinta regola d’oro è quella di non ammorbare ogni domenica mattina i vostri amici con le immagini dei vostri bagordi del sabato sera, aggiornando lo status con frasi che lasciano intendere che la vostra vita è pazzesca, divertente, sempre al limite dell’eccesso. Siete proprio sicuri che sia interessante?
Al sesto posto c’è il divieto più banale ma anche quello più frequentemente infranto: mai pubblicare foto in cui i vostri amici sembrano personaggi di un film comico o horror. Pensate un po’ se lo facessero a voi. Stesso discorso per le foto osè e per quelle che ritraggono voi o altri in atteggiamenti sessualmente provocanti: il web è un luogo pubblico, dunque il divieto di atti osceni vale anche qua.
La settima regola consiglia, per il vostro bene, di non pubblicare frasi relative al lavoro se fra i contatti c’è anche il capo o qualche collega pettegolo, e l’ottava condanna duramente chi porta avanti lunghe conversazioni a due utilizzando la bacheca pubblica come fosse una chat. Sempre sul fronte del cattivo gusto, ci sono utenti che danno pubblicamente notizie importanti, magari relative alla nascita o alla morte di una persona, invece che chiamare gli amici personalmente: anche questo rientra tra i comportamenti da evitare. Per non parlare di chi flirta attraverso Facebook dimenticando che del network fa parte anche la propria fidanzata. Qualche mese fa il Daily Mail dedicò un lungo articolo alle coppie scoppiate per questo motivo, dunque si tratta di un problema reale.
Ultima regola d’oro, forse la più importante, è quella di non aggiungere persone delle quali non siete amici o che conoscete appena, giusto per il gusto di "fare numero": mettere da parte il Narciso, in certi casi, aiuta a sembrare molto più belli.

via Repubblica

Tastiera virtuale (Virtual Keyboard)

image Questa Tastiera Virtuale, sostituisce la tastiera standard con un leggero dispositivo tascabile, che proietta su qualsiasi superficie piana l’immagine di una tastiera sulla quale si può digitare.
Attraverso la connessione USB o Bluetooth, il dispositivo può essere collegato a PC, laptop, PDA, Smart Phone e cellulari.

Sembra interessante e comoda ma anche un pò cara: 179 euro.

via | Virtual Keyboard

Il netbook targato Nokia

booklet-3g-il-primo-netbook-targato-nokia-1.jpgIl mini notebook Booklet 3G si caratterizza per l’integrazione delle funzioni di  mobilità e dei servizi Nokia su una piattaforma affidabile tipica dei netbook più recenti.
Basato sul processore Intel Atom e sul sistema operativo Windows, Nokia Booklet 3G offre uno schermo da 10" HD Ready, un sistema A-GPS integrato e una porta HDMI, il tutto racchiuso in uno chassis in alluminio con un peso di 1,25 Kg. e con uno spessore di circa 2 cm.
Ovviamente integra tutti i sistei di connettività possibili che comprendono scheda WiFi, Bluetooth e 3G/HSPA per poter rimanere sempre connessi con i propri amici e/o clienti.
Inoltre usufruendo dei servizi Ovi, sarà possibile scaricare musica dal Nokia Music Store, oppure utilizzando il gadget Ovi Maps e il sistema gps integrato, è possibile utilizzare il netbook come un vero e proprio sistema di localizzazione.
Maggiori indicazioni e caratteristiche saranno rese note il 2 settembre durante il Nokia World.

via | Booklet 3G il primo netbook targato Nokia

I 100 siti più infetti dell’estate secondo Symantec

La classifica dei “Dirtiest Web Sites of Summer 2009” di Symantec riporta il “peggio del peggio” di internet sulla base del numero di minacce rilevate da Norton Safe Web.
Non è sorprendente scoprire che il 48% di questi siti propone contenuti per adulti, ma l’elenco comprende anche portali insospettabili, dedicati ad esempio alla caccia al cervo, a servizi di catering, al pattinaggio, a studi legali e alle ultime novità dell’elettronica.
Il malware è la minaccia più comune rilevata in questi siti, seguita da rischi per la sicurezza e possibili intrusioni nel browser.
Cosa rende questi 100 siti così pericolosi? Il numero medio di minacce che Norton Safe Web individua in un portale qualsiasi è 23. I Dirtiest Web Sites hanno l’incredibile media di 18.000 minacce per sito. 40 dei 100 siti classificati da Symantec ne hanno oltre 20.000 ciascuno. Il 75% di questi indirizzi distribuisce malware da più di sei mesi.
Per conoscere i principali siti della classifica “Dirtiest Web Sites of Summer 2009” basta visitate l’indirizzo http://safeweb.norton.com/dirtysites

via | Symantec, ecco 100 siti più infetti dell’estate

Links all’informazione

  

   

    

  
 

L’Eee pc di Asus

L’Eee PC è un subnotebook sviluppato da Intel e ASUS. Il suo nome deriverebbe dalla contrazione dello slogan “Easy to learn, Easy to work, Easy to play”.

Nato con lo scopo di ridurre costi, consumi, peso (0,95 kg) e le dimensioni (22,5 cm x 16,4 cm x 2,15/3,50 cm) utilizza uno monitor da 7 pollici (ma esistono anche modelli, un pò meno economici, da 8,9 e da 10 pollici), la memoria RAM varia tra 512 MB e 1024 MB, la memoria di massa è basata su un disco a stato solido da 2, 4, 8 o 20 GB. Il dispositivo è dotato di tre porte USB, una VGA per collegare uno schermo esterno, un lettore di schede SD/MMC, il touchpad, altoparlanti, una porta ethernet e di un dispositivo per gestire le connessioni wireless. Il processore è un Intel Celeron M ULV 353 da 900 MHz basato sul core Dothan con cache L2 ridotta a 512 kB capace di un consumo a pieno carico di soli 5 watt.

Alcuni modelli dispongono anche di webcam e microfono integrati.

Il computer viene fornito col sistema operativo Xandros (una distribuzione GNU/Linux) preinstallato.

In alcuni modelli, come l’Eee PC 900, è presente Microsoft Windows XP preinstallato.

Inoltre, viene fornito con una serie di applicativi di produttività personale.

Che dire? Questo piccolo notebook sembra descrivere l’opposto di quanto abbiamo vissuto negli ultimi tre lustri: anni in cui le industrie produttrici di hardware e software si sono affannosamente inseguite le une con le altre mettendono (e, talvolta, imponendo) sul mercato pc con sempre più elevata potenza di calcolo e sistemi operativi e applicazioni elefantiache che potessero saturarla. Senza tener conto, entrambe, delle effettive esigenze e possibilità economiche dei consumatori finali.

L’Eee Pc è la dimostrazione che si può vendere un computer, seppur ‘minimale’, a meno di 300 euro, cioè ad un prezzo inferiore alla media di tanti cellulari di medio livello. Un pc che soddisfa l’utente medio che ha necessità di scrivere testi o tabelle di calcolo, vedere foto o divx (magari in treno), navigare sul web, consultare e inviare messaggi di posta elettronica.

Per i più curiosi, suggerisco questo link, in cui, tra l’altro, vengono dati consigli per ‘potenziare’, a costi contenuti, questo bel gingillino.

AGGIORNAMENTO: è uscita anche la versione Desktop.

Indirizzo e-mail temporaneo con MintEmail

MintEmail vi fornisce un indirizzo email temporaneo (simile a 2 prong, che vi avevo segnalato qualche mese fa ma al moneto ha chiuso i battenti), della durata di 4 ore: ,molto utile quando dovete registrarvi in un sito e non volete fornire il vostro indirizzo email principale per paura di essere sommersi dallo spam.

Per creare un indirizzo temporaneo basta inserire, in alto a destra del logo, l’indirizzo che volete, ovvero cliccate su “Custom Address” e inserite i termini che più vi aggradono.

Tutte le nuove emails ricevute all’indirizzo “username@mintemail.com” saranno visualizzate alla pagina “http://mintemail.com/username“.

Il servizio è facile da utilizzare e molto veloce.

consigli per volare low-cost

Bastano 168,98 euro (sarebbero 30, ma le tasse fanno lievitare la cifra) per realizzare un viaggio verso le grandi città europee: Madrid, Bruxelles, Milano, Parigi, Londra, Berlino, Roma.

Non è la trovata pubblicitaria, suggestiva ma inattuabile, di una compagnia ‘low cost’ come tante. Ma il viaggio che Emanuele Giusto, giornalista trentenne siciliano trapiantato a Madrid, ha compiuto davvero. Di questa esperienza ha fatto un reportage per la rivista spagnola El Semanal, un libro («Il Giro d’Europa con 30 euro», ed. Feltrinelli) e una sorta di agenzia viaggi domestica, per parenti e amici. 

Nel libro l’autore racconta la sua esperienza e quella dei viaggiatori che ha intervistato, si insinua nella «misteriosa» ma geniale logica delle compagnie ‘low cost’ e ritrae i protagonisti più importanti della storia del settore, come Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, regina irlandese delle ‘low cost’ insieme alla britannica EasyJet. Infine, insegna i trucchetti del «tour operator fai da te», con un decalogo per chi si vuole cimentare, senza incappare in errori e truffe.

Uno dei primi avvertimenti di Giusto è capire quali sono le vere e le false compagnie a basso costo.

«Le vere compagnie ‘low cost’ hanno un temperamento economico specifico: ridurre all’osso i costi e convertire ogni costo in ricavo. Per far questo ci vogliono delle ottime idee, proprio quelle che mancano ad Alitalia per mordere il mercato, al di là delle questioni politiche che hanno montato dietro le quinte». Un esempio? «Una delle idee più graffianti della storia delle low cost è stata quella di EasyJet, che oggi offre la tratta Milano-Copenhagen a 23 euro netti in media. Stelios Haji Ioannou, fondatore della compagnia, ha intuito l’importanza di internet, quando ha visto che il numero di telefono pubblicato sul web ‘bolliva’ di chiamate. In quel momento ha deciso che doveva vendere biglietti elettronici. Dal 2 giugno di quest’anno nessuna compagnia, comprese le ‘low cost’, emette biglietti di carta». Per un risparmio di 430 milioni di euro all’anno e con i ringraziamenti di 50 mila alberi, che rimarranno vivi.

In Italia, le vere ‘low cost’ sono due e mezzo, secondo l’autore: «MyAir, nata dalle ceneri di Volare, viaggia con aerei bombardier, di 90 posti e copre città italiane che non sono considerate da altre compagnie. Inoltre si è rivolta ai Paesi dell’Est. L’altra vera ‘low’ è la Windjet». Tifoso sfegatato dei costi contenuti assicura che statisticamente le ‘low cost’ perdono meno i bagagli e sono più puntuali e che gli aerei sono i più nuovi e sicuri, consumano il 50% in meno di carburante e inquinano la metà. Rivela anche che la modulazione del prezzo (‘pricing’) permette di riempirli tutti. «Ci sono dei software appositi che calcolano mille variabili: dalla tratta, agli eventi di richiamo per quel territorio, al profilo dei clienti, che variano dal giovane squattrinato al ‘business man’. Di solito si vende il 10 per cento di voli a prezzo zero, una grande quantità a prezzo medio e un 5 per cento a prezzi stellari. C’è sempre qualcuno che è disposto a pagare 200 euro per un volo!».

Il futuro a basso costo? «Sarà intercontinentale. O’Leary per la RyanAir promette che presto si volerà da Londra a New York con 12 euro». Tasse incluse.

Il decalogo del viaggiatore ‘low cost’

Primo: non fermarti alla prima pagina web, ma naviga, naviga, naviga. Per trovare le vere occasioni a basso costo e volare con pochi euro bisogna avere innanzitutto padronanza di internet, pazienza e una carta di credito. «Meglio di debito, che preleva subito, ma ti fa risparmiare 4,5 euro di commissione» precisa Emanuele Giusto.

Conoscere e spulciare tutte le pagine web delle 30 compagnie ‘low cost’ europee. Compagnie cioè che hanno come media i biglietti a basso costo. I motori di ricerca come Expedia e Volagratis, alleati delle ‘low cost’, non sempre trovano i prezzi più bassi.
Iscriversi alle newsletter di queste compagnie. Spesso offrono un viaggio gratis ai clienti. E mandano tutte le offerte. Ma bisogna essere flessibili. Le offerte sono ‘last minute’.
Attenzione al bagaglio: se superi i 15-20 chili, puoi vanificare tutti i vantaggi economici che hai cercato.
– Su Whichbudget.com trovi tutte le rotte coperte dalle ‘low cost’.
– Per le controversie con compagnie ‘low cost’, che spesso non rispondono ai reclami, rivolgersi all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) o all’ente europeo dei consumatori (Ecc-net.it) per info e assistenza.
– Quando si cercano i voli conviene scegliere giorni non ‘caldi’, oppure prenotare con largo anticipo. Per viaggiare a Pasqua bisogna prenotare 60-70 giorni prima. Oppure attendere i ‘last second’ e accontentarsi delle tratte disponibili.
Non sempre comprare andata e ritorno insieme conviene. A volte comprare separatamente (a parte i costi della carta di credito) può far risparmiare di 30-40 euro. Provare per credere.
– Non rimanere fermi alla prima opzione. Le tratte dirette a volte sono più costose dei voli con scalo.

via | Corriere.it

Phishing: attenzione ad e-mail come questa

Mi è giunta questa email (peraltro scritta in un italiano alquanto sgangherato):

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Online Account bloccato

Cari Banco Posta Online clienti

A causa del numero di tentativi di accesso errati, il Banco Posta Online Banking account e stato bloccato per la vostra sicurezza su 01/30/2008. E necessario reimpostare la tua Password prima di poter entrare Online Banking. E possibile reimpostare la tua Password semplicemente con un clic sul link qui sotto.
https://www.poste.it/online/personale/xxxxxxxxx          (le x le ho messe io, ndr)

Banco Posta Online a cura di noi la vostra sicurezza, per la vostra protezione stiamo attivamente notifica di questa attivita.

Desidera confermare questa email e da Banco Posta Online? Accedi al Online Banking, selezionare Gestione avvisi Avvisi e Storia per vedere tutti gli avvisi inviati da Banco Posta Online. Avvisi vostra storia e aggiornata ogni 2 ore.
Ci scusiamo per gli eventuali disagi.

Cordiali saluti,
Assistenza clienti Poste Italiene

Questo è un esempio di phishing: una frode informatica realizzata attraverso l’invio di e-mail, contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali di aziende e istituzioni, che invitano il destinatario a fornire informazioni, motivando tale richiesta con ragioni di natura tecnica, ma in realtà finalizzata all’acquisizione, per scopi illegali, di dati riservati.

Le Poste, la vostra banca, non chiedono mai, attraverso messaggi di posta elettronica, di fornire il “nome utente”, la password, il codice per il compimento di operazioni dispositive.

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