Girava una barzelletta sui carabinieri. Un appuntato cerca di vendere la sua anziana Fiat Duna color crema ma non ce la fa: troppo vecchia, troppi i centomila chilometri fatti, troppi i 5mila euro chiesti. «Fatti furbo: ritocca il contachilometri», gli suggerisce il brigadiere. L’appuntato ci prova e ne toglie 10mila. Macché: niente. Ne toglie altri 20mila. Niente. Altri 30mila. Niente. Finché incontra di nuovo il brigadiere: «Niente da fare: non trovo proprio compratori». «A quanto la vendi la macchina?». «Sono sceso a tremila curo». «E quanti chilometri ha?». «Sono sceso a 7mila». «Ma allora me la compro io!»
Una barzelletta così…
Una delle tante sulle quali gli stessi carabinieri ridono nonostante facciano spesso torto non solo alla loro dedizione ma anche alla loro preparazione culturale. Molto più offensiva, per i carabinieri stessi più ancora che per i cittadini che chiedono quotidianamente sicurezza e assistenza, è la tabella inviata a tutte le caserme d’Italia con i tetti massimi di soldi che si possono spendere in officina per far riparare i mezzi in dotazione. Tabella dalla quale emerge che, per affrontare rapinatori, killer, mafiosi e camorristi dotati di motociclette, automobili e fuoristrada spesso velocissimi e potentissimi, i nostri militari possono contare spesso su Moto Guzzi 850/t5 che hanno sedici anni, Fiat Punto che ne hanno quattordici, furgoni Ducato che ne hanno diciotto e perfino autobus del 1986, l’anno in cui il centravanti della Juve era Aldo Serena, il ministro del Bilancio era Pietro Longo e Toto Cutugno cantava a Sanremo «Azzurra malinconia».
C’è davvero da essere malinconici. Spiegano i moduli usati dai concessionari che un’auto tenuta bene dopo cinque anni di uso vale il 35% di quanto è costata, dopo sei il 27,5%, dopo sette il 20%, dopo otto il 12,5%, dopo nove devi pagare tu perché se la prenda, per piacere, lo sfasciacarrozze.
Bene: i nostri carabinieri, ai quali i governi (non solo questo: tutti, di destra e di sinistra) dedicano tante parole grondanti omaggio e riconoscenza, hanno macchine vecchie spesso di dieci o dodici anni acciaccate dall’aver fatto anche oltre duecentomila chilometri. E viene loro raccomandato, se proprio devono andare in officina, di non spendere più di 8.300 curo per riparare le Alfa 156 rmb vecchie di 10 anni, non più di 5.100 per le Fiat Punto vecchie di nove, non più di 2.000 per le Marea vecchie di undici…
Diciamolo: fanno meno male le barzellette che gli elogi ipocriti, retorici, pelosi e seguiti da continui tagli…
Ma adesso abbiamo le ronde…
(vignetta di Maramotti)
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