Gioco in Flash: Ice Racer

Lo scopo è quello di mantenere la macchina integra senza danneggiarla e arrivare fino alla fine. Con le frecce direzionali potete dare alla macchina il giusto equilibrio per superare gli ostacoli.

 

 

fonte: AirDave

Censura a "Le Iene": il regime è sempre in agguato

Riflessioni pavloviane   (di Peter Gomez)
Dobbiamo essere grati ad Alessandro Sortino. La sua decisione di dimettersi dopo che i vertici di Mediaset (Piersilvio Berlusconi e  Fedele Confalonieri) avevano censurato un suo servizio sul clan Mastella che doveva andare in onda sulle Iene, è stata per tutti una lezione di stile. E ha dimostrato come il regime sia sempre in agguato …
Oggi, per esempio, dalle colonne del Corriere della Sera, Aldo Grasso ci spiega che non si dovrebbe discutere troppo del caso Sortino. Secondo lui si dovrebbe parlare invece degli straordinari successi di ascolto de “Le Iene” e di “Striscia La Notizia” ottenuti facendo un’informazione «informale, goliardica, che talvolta tende al moralismo e al populismo, e si sottrae quasi sempre alle norme dell’equilibrio e dell’imparzialità, tradizionali cavalli di battaglia del giornalismo “serio”».

Il tema è senza dubbio interessante. E merita un approfondito dibattito. Ma intanto Sortino è rimasto senza contratto. Il suo servizio su Mastella, così come altri servizi riguardanti personaggi in qualche modo utili al cavaliere (le Iene, per esempio, si erano viste censurare un’intervista a Tronchetti Provera riguardanti le sorti de La 7), non è stato trasmesso. E tutti i colleghi di Mediaset vedono ribadito nei fatti un concetto semplice, semplice: il padrone è al lavoro e non va disturbato. Cosa accadrà quando il padrone tornerà a essere presidente del Consiglio è insomma facile intuirlo.

È vero: in questi mesi di governo Prodi l’informazione televisiva è migliorata molto poco. Nella Rai i partiti hanno continuato a farla da padroni, … mentre a Mediaset i tg (e i programmi d’informazione-intrattenimento) hanno subito un ulteriore giro di vite. La cosa è assolutamente ininfluente per noi giornalisti: basta allinearsi e lo stipendio ce lo danno ancora (anzi in qualche caso ce l’aumentano). Ma invece è molto preoccupante per i cittadini: il principio che bisogna conoscere per poter deliberare è uno dei principi fondanti di ogni democrazia. Se le notizie vengono censurate chi guarda una tv o legge un giornale non se ne accorge. La notizia che non viene data infatti semplicemente non esiste. Ce ne accorgiamo invece noi che quelle notizie le conosciamo, ma non le possiamo comunicare. Per questo c’è chi si ostina a denunciare le censure. Con un riflesso che sarà pure pavloviano, ma che è pur sempre un riflesso. Altri invece cambiano discorso …

fonte: articolo21.info

Luca De Biase: "Economia della felicità"

Da uno dei più lucidi osservatori italiani di quanto accade nel mondo digitale, un’analisi che rimanda alla sfera del quotidiano. Sempre più componenti importanti della società condividono il pensiero che il capitalismo abbia esagerato: la monetizzazione della realtà non è la ricchezza. C’è bisogno di più felicità.

Il libro
“John Baffo è nato in Ghana. Conosce il tedesco e il serbo-croato. Ha vissuto in Europa per molti anni. Ora è nonno e fa il taxista a New York. Orgoglioso della sua stirpe ashanti, non nasconde un benevolo disprezzo per la vita americana. ‘Gli americani sono matti. Soldi. Soldi. Soldi. Niente felicità.’ Quella frase, un po’ buttata lì, mi ha fatto sorridere. Poi riflettere. Perché apriva una prospettiva insolita. Un africano che guarda dall’alto in basso gli americani e li compatisce non si incontra tutti i giorni.”

Lo si vede dalla vita quotidiana. Dalle piccole e grandi biografie dei testimoni dell’evoluzione tecnologica, della globalizzazione, dei creativi che lavorano sui nuovi media. A partire dai blogger: oltre un certo limite non c’è più felicità nella crescita economica. L’aumento indefinito del consumo implica una spinta indefinita di lavoro necessario a finanziarlo e di tempo da dedicare all’attività professionale. A scapito delle relazioni umane. Proprio quelle relazioni che invece costituiscono il principale generatore di felicità.
Ma la diffusione dei nuovi media digitali sta creando le condizioni di un ritorno alla dimensione della relazione tra le persone, del gratuito, della partecipazione.

La ricerca economica va in questa direzione. L’evoluzione dei media la conferma. Il fenomeno è in corso. Occorre prenderne atto e trarne le conseguenze per la progettazione sociale.

Non solo i blog o i foaf (friend of a friend), tipici di myspace, testimoniano di una spinta all’instaurarsi di relazioni tra le persone che vadano oltre la sfera monetaria. Basti osservare la richiesta sempre più forte di media partecipati o di visioni che abbraccino anche la vita aziendale vista come social network. In sostanza il sistema dei media ne esce trasformato. Se i media sono il massimo generatore di valore nella società dell’informazione, il sistema dei media è anche il settore che attraversa la più grande trasformazione. E ciò che è stato pionieristico per dieci anni e oggi è chiaro, domani sarà decisivo.

(fonte: www.feltrinellieditore.it)

Micol Barsanti: Veramente (live)

Il video non si vede un granchè bene, comunque questa è la versione femminile, di Micol Barsanti, di una bella canzone di Mario Venuti. Veramente.

Sembrava impossibile potesse capitarmi
Invece mi è successo veramente, veramente
Veramente, veramente

Facevo finta di fregarmene di te
Per rendermi più interessante
Ma adesso sono solo veramente,
Veramente, veramente

Il cielo grida il tuo nome
La primavera mi risveglierà come un fiore
Come un fiore

Dovresti imparare a mentire un po’ più spesso
Se mi volessi bene veramente
Perché le maschere che porti a volte sono più sincere
Riflettono l’essenza
Adesso stai fingendo veramente,
veramente, veramente

Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere una nuova stagione
Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere..
veramente, veramente

Munnezza Day

La giornata del rifiuto o M-day (munnezza day).

E’ la manifestazione organizzata a Napoli dal meetup di Beppe Grillo per il 23 febbraio: tra le altre cose, si raccoglieranno firme per chiedere di avviare la raccolta differenziata porta a porta.

Ed ecco lo spot che ha per protagonisti un sacchetto destinato all’incenerimento e un pulcinella arrabbiato per il perdurare dell’emergenza.

L’Italia dei cognomi

Da questo sito è possibile vedere la distribuzione geografica di un cognome (nella foto, quella del mio)

 

Estarre parti di files audio e video

  

Free Audio Dub e Free Video Dub consentono di estrarre parti di files audio e video senza perdite di qualità.

I formati supportati sono MP3, WAV, AAC, AC3, M4A, MP2, OGG, WMA per Audio Dub; AVI di tipo MPEG 1 MPEG 2 e MPEG 4, MOV, MP4, M4V, MPG e FLV, DivX e XviD.

fonte: Wintricks.it

Phishing: attenzione ad e-mail come questa

Mi è giunta questa email (peraltro scritta in un italiano alquanto sgangherato):

log

Online Account bloccato

Cari Banco Posta Online clienti

A causa del numero di tentativi di accesso errati, il Banco Posta Online Banking account e stato bloccato per la vostra sicurezza su 01/30/2008. E necessario reimpostare la tua Password prima di poter entrare Online Banking. E possibile reimpostare la tua Password semplicemente con un clic sul link qui sotto.
https://www.poste.it/online/personale/xxxxxxxxx          (le x le ho messe io, ndr)

Banco Posta Online a cura di noi la vostra sicurezza, per la vostra protezione stiamo attivamente notifica di questa attivita.

Desidera confermare questa email e da Banco Posta Online? Accedi al Online Banking, selezionare Gestione avvisi Avvisi e Storia per vedere tutti gli avvisi inviati da Banco Posta Online. Avvisi vostra storia e aggiornata ogni 2 ore.
Ci scusiamo per gli eventuali disagi.

Cordiali saluti,
Assistenza clienti Poste Italiene

Questo è un esempio di phishing: una frode informatica realizzata attraverso l’invio di e-mail, contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali di aziende e istituzioni, che invitano il destinatario a fornire informazioni, motivando tale richiesta con ragioni di natura tecnica, ma in realtà finalizzata all’acquisizione, per scopi illegali, di dati riservati.

Le Poste, la vostra banca, non chiedono mai, attraverso messaggi di posta elettronica, di fornire il “nome utente”, la password, il codice per il compimento di operazioni dispositive.

Ben’s Brother: "Let me out"

You sit and you stare and you wait and you wonder
You think “Maybe it’s me and I’m being a fool.”
You start to believe it’s a curse that you’re under
And you’re just a doll for a girl who is cruel
With a pin
So let me out Or let me in
And tell me how, we can win
Cause I really wanna know now
Before I begin To let you go

So let me know
I’d rather be wandering hungry and homeless
Than here in the warmth of a silent defeat
You’ve gotta be honest with me and be ruthless
‘stead of shifting uncomfortably there in your seat
And your skin
So let me out Or let me in
And tell me how, we can win
Cause I really wanna know now
Before I begin To let you go

Tu stai seduto e fissi il vuoto e aspetti e ti stupisci…
Pensi “forse sono io e sto diventando folle”
Cominci a credere che sia una maledizione quella che stai attraversando
che tu sia solo un fantoccio per una ragazza che è crudele
Con un spillo
Quindi lasciami uscire
O lasciami entrare
e dimmi come noi possiamo vincere
perché io voglio veramente saperlo adesso
prima che io cominci a lasciarti andare
quindi lascia che io sappia

Preferirei vagare affamato e senza un tetto
che stare qui nel tepore di una sconfitta silenziosa
devi essere onesta con me e sii spietata
invece di muoverti scomoda lì nel tuo posto
e nella tua pelle

E chi avrebbe mai pensato che io avrei avuto la forza di dire
Lasciami uscire o lasciami entrare
Ma come le parole stanno grondando dalla mia bocca
così io voglio dirle ancora una volta, e ancora e ancora

Olocausto

Va benissimo ricordare ogni anno i tragici eventi legati all’Olocausto, ma spesso questo guardare indietro sembra non produrre molti risultati e dimentichiamo gli ‘olocausti’ dei nostri giorni: la guerra in Iraq, il dramma nel Darfur (che qualche politico nostrano confuse, qualche tempo fa, con lo ‘slow food’) e più in generale, tutte le guerre in corso in Africa, la tragedia del Kosovo…

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