consigli per volare low-cost

Bastano 168,98 euro (sarebbero 30, ma le tasse fanno lievitare la cifra) per realizzare un viaggio verso le grandi città europee: Madrid, Bruxelles, Milano, Parigi, Londra, Berlino, Roma.

Non è la trovata pubblicitaria, suggestiva ma inattuabile, di una compagnia ‘low cost’ come tante. Ma il viaggio che Emanuele Giusto, giornalista trentenne siciliano trapiantato a Madrid, ha compiuto davvero. Di questa esperienza ha fatto un reportage per la rivista spagnola El Semanal, un libro («Il Giro d’Europa con 30 euro», ed. Feltrinelli) e una sorta di agenzia viaggi domestica, per parenti e amici. 

Nel libro l’autore racconta la sua esperienza e quella dei viaggiatori che ha intervistato, si insinua nella «misteriosa» ma geniale logica delle compagnie ‘low cost’ e ritrae i protagonisti più importanti della storia del settore, come Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, regina irlandese delle ‘low cost’ insieme alla britannica EasyJet. Infine, insegna i trucchetti del «tour operator fai da te», con un decalogo per chi si vuole cimentare, senza incappare in errori e truffe.

Uno dei primi avvertimenti di Giusto è capire quali sono le vere e le false compagnie a basso costo.

«Le vere compagnie ‘low cost’ hanno un temperamento economico specifico: ridurre all’osso i costi e convertire ogni costo in ricavo. Per far questo ci vogliono delle ottime idee, proprio quelle che mancano ad Alitalia per mordere il mercato, al di là delle questioni politiche che hanno montato dietro le quinte». Un esempio? «Una delle idee più graffianti della storia delle low cost è stata quella di EasyJet, che oggi offre la tratta Milano-Copenhagen a 23 euro netti in media. Stelios Haji Ioannou, fondatore della compagnia, ha intuito l’importanza di internet, quando ha visto che il numero di telefono pubblicato sul web ‘bolliva’ di chiamate. In quel momento ha deciso che doveva vendere biglietti elettronici. Dal 2 giugno di quest’anno nessuna compagnia, comprese le ‘low cost’, emette biglietti di carta». Per un risparmio di 430 milioni di euro all’anno e con i ringraziamenti di 50 mila alberi, che rimarranno vivi.

In Italia, le vere ‘low cost’ sono due e mezzo, secondo l’autore: «MyAir, nata dalle ceneri di Volare, viaggia con aerei bombardier, di 90 posti e copre città italiane che non sono considerate da altre compagnie. Inoltre si è rivolta ai Paesi dell’Est. L’altra vera ‘low’ è la Windjet». Tifoso sfegatato dei costi contenuti assicura che statisticamente le ‘low cost’ perdono meno i bagagli e sono più puntuali e che gli aerei sono i più nuovi e sicuri, consumano il 50% in meno di carburante e inquinano la metà. Rivela anche che la modulazione del prezzo (‘pricing’) permette di riempirli tutti. «Ci sono dei software appositi che calcolano mille variabili: dalla tratta, agli eventi di richiamo per quel territorio, al profilo dei clienti, che variano dal giovane squattrinato al ‘business man’. Di solito si vende il 10 per cento di voli a prezzo zero, una grande quantità a prezzo medio e un 5 per cento a prezzi stellari. C’è sempre qualcuno che è disposto a pagare 200 euro per un volo!».

Il futuro a basso costo? «Sarà intercontinentale. O’Leary per la RyanAir promette che presto si volerà da Londra a New York con 12 euro». Tasse incluse.

Il decalogo del viaggiatore ‘low cost’

Primo: non fermarti alla prima pagina web, ma naviga, naviga, naviga. Per trovare le vere occasioni a basso costo e volare con pochi euro bisogna avere innanzitutto padronanza di internet, pazienza e una carta di credito. «Meglio di debito, che preleva subito, ma ti fa risparmiare 4,5 euro di commissione» precisa Emanuele Giusto.

Conoscere e spulciare tutte le pagine web delle 30 compagnie ‘low cost’ europee. Compagnie cioè che hanno come media i biglietti a basso costo. I motori di ricerca come Expedia e Volagratis, alleati delle ‘low cost’, non sempre trovano i prezzi più bassi.
Iscriversi alle newsletter di queste compagnie. Spesso offrono un viaggio gratis ai clienti. E mandano tutte le offerte. Ma bisogna essere flessibili. Le offerte sono ‘last minute’.
Attenzione al bagaglio: se superi i 15-20 chili, puoi vanificare tutti i vantaggi economici che hai cercato.
– Su Whichbudget.com trovi tutte le rotte coperte dalle ‘low cost’.
– Per le controversie con compagnie ‘low cost’, che spesso non rispondono ai reclami, rivolgersi all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) o all’ente europeo dei consumatori (Ecc-net.it) per info e assistenza.
– Quando si cercano i voli conviene scegliere giorni non ‘caldi’, oppure prenotare con largo anticipo. Per viaggiare a Pasqua bisogna prenotare 60-70 giorni prima. Oppure attendere i ‘last second’ e accontentarsi delle tratte disponibili.
Non sempre comprare andata e ritorno insieme conviene. A volte comprare separatamente (a parte i costi della carta di credito) può far risparmiare di 30-40 euro. Provare per credere.
– Non rimanere fermi alla prima opzione. Le tratte dirette a volte sono più costose dei voli con scalo.

via | Corriere.it

2 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Volagratis
    Ott 23, 2008 @ 10:04:40

    Complimenti per il sito.. ottimo! Un saluto al volo 🙂

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  2. Giulio
    Ott 23, 2008 @ 23:19:35

    Grazie. Ricambio il saluto… ‘al volo’… 🙂

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