E’ davvero finita l’emergenza rifiuti?

Fede ci ha dedicato un pippone di un quarto d’ora sul suo tg (?) tre giorni fa: Berlusconi annuncia felice che l’emergenza rifiuti a Napoli è terminata.

(La vignetta è di Maramotti).

 

E via con le interviste alla gente: tutti felici, sorridenti, dicono che i rifiuti per le strade non ci sono più, sono solo un lontano ricordo. Per un attimo ho pensato che il servizio fosse ambientato a Lugano.

Ma qual’è la realtà? Forse la situazione è davvero migliorata? O si è fatta sparire un pò di immondizia solo dal centro di Napoli? Fermo restando che i governatori locali di centrosinistra meriterebbero i migliori improperi per il loro lassismo, chissà perchè tutte le interviste e le immagini si riferiscono al solo centro della città. Nessun riferimento alla periferia.

Con l’informazione che ci ritroviamo, è difficile sapere la realtà delle cose. Col regime di polizia che questo Governo sta instaurando, protestare, manifestare il proprio dissenso, sta diventando impresa assai ardua. Guardare il video per credere.

Sembra che a Chiaiano si stia costruendo una megadiscarica da 700.000 tonnellate di rifiuti.

Sorgerà vicino a sei ospedali (uno dei quali dista a solo un km. e mezzo dalla stessa) nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, risorsa ambientale e polmone verde della città. Un’area densamente abitata: più di 200.000 cittadini. Dovrebbe ospitare rifiuti pericolosi come scorie leggere e pesanti prodotte da inceneritori. Costerà circa 400 Euro a tonnellata. I cittadini di Chiaiano civilmente e pacificamente stanno cercando di far capire le loro ragioni e le possibili alternative perchè discariche e inceneritori non sono scelte giuste.
Per quanto riguarda la differenziata il governo non ha ancora messo in atto alcun programma serio di raccolta. Il prof. Aldo Loris Rossi, docente di Urbanistica della Federico II di Napoli, sostiene che l’emergenza rifiuti in Campania vada risolta producendo meno rifiuti.
Se il modello Campania, come lo chiama Berlusconi, dovesse attuarsi avremmo nuovi inceneritori e megadiscariche in tutta Italia: tutto questo grazie al Cip6 che si traduce nel finanziamento di fonti rinnovabili ed assimilabili attraverso il 6% della bolletta Enel.     ( via | Il blog della Libertà )

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